lunedì, maggio 15, 2006

Irma la dolce

E' il 1963 e Billy Wilder sforna una delle sue opere indimenticabili. Il cinema, la commedia in questo caso, è in fermento, in movimento, nel cambiamento e Wilder è uno dei primi ad innestare questa tendenza.Irma la dolce risente di questi cambiamenti nelle gag e battutte più brevi e sottili, nel ritmo incalzante ma non come nelle precedenti commedie americane, nella pulizia delle immagini e nella semplicità dei personaggi. In una Parigi ricostruita ad Hollywood in maniera quasi maniacale da Alexandre Trauner, dopo una lunga indagine fotografica nel quartiere delle Halles, i personaggi sono ben caratterizzati da interpreti favolosi.Il tema di Irma la dolce, è lo sdoppiamento della personalità, messo in evidenza dal personaggio"doppio" di Mister X, inglese dal carattere più "a modo", in difficoltà con la moglie (situazione simile per Nestor), impotente ma con moltissimi soldi. Geniale la trovata del doppio personaggio, che nel finale mischia un po le carte sul secondo tema del film: reale e irreale, vero e falso, Nestor e Mister X. La visione di Mister X che dopo esser stato "svelato" riappare come per magia nella chiesa lascia una porta aperta ll'interpretazione di un film che si prende gioco della realtà stessa. Le sbarre della prigione che si piegano, l'arrampicata ogni mattina sui tubi del palazzo per rientrare dopo il duro lavoro e mille altre situazioni inverosimili che si presentano agli occhi dello spettatore, non ultima la ricostruzione del quartiere Halles di Parigi.Anche M. Mardore notava, sul n. 149 dei “Cahiers”, che “l’irreale cauziona il verismo, invece di falsarlo”. Passando alle interpretazioni degli attori, come non ricordare ed apprezzare una Shirley MacLaine (Irma) sensuale, sbarizzina, a fianco di un Jack Lemmon frizzante, acrobatico, fenomenale. Il Bar, centro dell'azione di tutto il quartiere, ospita altri personaggi divertentissimi e ben interpretati a partire dal barista filosofo, Moustache, alle gemelline feline, alrivale cattivo, al capo della polizia e tutte le altre passeggiatrici.Degna di nota e fantastica la scena della rissa al bar che consacra Nestor a Pitou di Irma e capo di tutta la combriccola di "malviventi". Insomma un film vivace, che fa ridere e riflettere, con momenti romantici, ben costruito e diretto magistralmente dal re delle commedie, un pilastro della storia del cinema e della commedia americana, "...ma questa è un'altra storia".

Trama:
Nestor, ex poliziotto, s'innamora di Irma, una prostituta parigina. Lei ha una cagnetta che ama la birra, occhi piccoli e calze verdi, lui ha un cuore d'oro, ma è anche parecchio ingenuo. Per impedirle di esercitare la professione, Nestor impersona un fantomatico e generosissimo Mister X che sarà così il suo unico cliente. Poi Mister X scompare e Nestor viene accusato del suo omicidio. Ma l'amico Moustache mette le cose a posto.

Scheda tecnica:
Regia: Billy Wilder Genere: Commedia Soggetto: dalla commedia omonima di Alexander Breffort Sceneggiatura: Billy Wilder e I. A. L. Diamond Fotografia: Joseph La Shelle Musiche: Marguerite Monnot, André Prévin.Montaggio: Daniel Mandell Scenografia: Alexandre Trauner, Maurice BarnaThan, E. G. Boyle Interpreti: Shirley MacLaine (Irma), Jack Lemmon (Nestor Patou), Lou Jacobi (Moustache), Bruce Yarnell, Cliff Osmond Produzione: B. Wilder - Mirtish Company - E. L. Alperson Distribuzione: Istituto Luce Origine: USA Anno: 1963 Durata: 142’

Note:

OSCAR NEL 1963 PER LA MIGLIOR COLONNA SONORA.

DAVID DI DONATELLO 1964 PER MIGLIORE ATTRICE STRANIERA A SHIRLEY MACLAINE.

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