domenica, aprile 23, 2006

The assassination ( of Richard Nixon )

Esordio alla regia di Niels Mueller che sceglie fior di attori e di produttori per il suo primo lungometraggio. La storia si svolge nel pieno degli anni '70 con tutto i risvolti socio politici del periodo. Iniziamo dalle note positive: uno Sean Penn in grande spolvero tiene in piedi da solo il film e fa di Bicke un vero uomo sull'orlo di una crisi di nervi. Naomi Watts, anche se non protagonista vera e propria, si comporta benissimo e rende proprio l'idea di una moglie oramai stufa del proprio uomo e che "tira avanti" per far mangiare i suoi figli senza chiedersi troppo sul futuro della nazione e dei propri figli, oltre che del suo lavoro. Un Jack Thompson in grande forma interpreta magistralmente la parte del capo pronto a vendersi la madre e a dire le più grandi bugie pur di vendere i suoi prodotti, e che in fin dei conti esaspera il povero Bicke e gli spettatori stessi. Altra nota posivita, oltre la colonna sonora che riprende più volte la Quinta sinfonia del Ludovico Van (Intramontabile classico) e la fotografia di Emmanuel Lubezki, delicata ed attenta alle diverse situazioni.Le note negative: non che questa pellicola possa essere catalogata come BRUTTA, ma non fa il salto di qualità necessario per entrare a far parte della pellicole che contano e che segnano il tempo. Il vero problema è, oltre ad un ritmo di narrazione troppo lento e a tratti confuso, la mancanza di narrazione degli anni '70; mi spiego meglio. Quelli erano anni pieni di coraggio, carichi di rabbia, di lotte, dove l'individuo chiedeva qualcosa che non traspare nel film. Descrivere con le immagini qualcosa che deve per forza spiegare quel che vediamo riduce le capacità dello spettatore e non esalta a pieno il concetto che vuole esprimere il regista, e i nquesto film accade proprio questo. Manca la capacità di creare una tensione narrativa che porti la materia narrata a parlare di altro, non solo di quello che sembra in video. Un'occasione mancata nel periodo sbagliato per questo film. Il momento dell'attesa spasmodica della risposta alla domanda di prestito smuove un po il film prima del finale, prevedibile narrativamente, che chiude la vicenda umana di quest'uomo. La pellicola lascia aperti molti dubbi sulla seria capacità mentale degli americani, coinvolti molto spesso ad esasperare i loro atteggiamenti ed azioni per esternare la loro rabbia e la loro umanità. Un film che non mi sentirei comunque di "consigliare caldamente" se non per Sean Penn (lo attendiamo in ruoli diversi ora!).

Trama:
The Assassination è tratto dalla storia vera del commerciante di mobili Sam Bicke, che ha cercato di assassinare il 37° Presidente degli Stati Uniti nel 1974, Richard Nixon. In un momento di grande agitazione politica Samuel J. Bicke (Sean Penn), un uomo di 44 anni, desidera credere in qualcosa, qualunque cosa, ma la fiducia in sé stesso e nel mondo che lo circonda diminuisce sempre più. È separato dalla moglie, Marie (Naomi Watts), che rifiuta di prendere in considerazione la possibilità di una riconciliazione. È in cattivi rapporti con suo fratello Julius (Michael Wincott), un uomo d’affari il cui successo fa il verso alla collezione di fallimenti professionali di Bicke. Sta inoltre cercando con tutte le forze di tenersi stretto un lavoro per il quale non è tagliato,lavora come agente di commercio per una società di forniture per uffici, un impiego che lo obbliga quotidianamente ad essere falso, opportunista, e disonesto.Una serie di eventi sfortunati (il prestito gli viene negato, la sua ex-moglie e suo fratello lo abbandonano e il suo sogno di iniziare un lavoro in proprio non si realizza) convince Bicke che il solo modo per riscattare la sua vita insignificante è portare avanti un’azione grandiosa ed eroica per far sì che gli altri si accorgano di lui.

Scheda Tecnica:
Titolo italiano: The assassination
Titolo originale: The assassination of Richard Nixon
Nazione: U.S.A., Messico
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Durata: 103'
Regia: Niels Mueller
Sito ufficiale: www.assassinationrichardnixon.com
Cast: Sean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Brad Henke
Produzione: Alfonso Cuarón, Jorge Vergara, Alexander Payne
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: Cannes 200425 Febbraio 2005 (cinema)

lunedì, aprile 17, 2006

La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau


Quarto appuntamento della serie sull'ispettore Clouseau scritta e diretta dal maestro dell'humor Blake Edwards. Questa "commedia" ha appena 30 anni e non li dimostra affatto: a partire dalla regia lucida e dagli attori, tutti in grandissima forma, per arrivare ad una sceneggiatura senza macchie accompagnata da una colonna sonora impeccabile (Henry Mancini). Dopo decenni riusciamo ancora a percepire la "freschezza" delle situazioni inverosimili che si vengono a creare tra i due protagonisti durante tutto il film, ricco di citazioni cinematografiche, e di gag esilaranti. La pellicola parte subito veloce con due scene clou: la prima sequenza dove la pazzia dell'ex ispettore capo che torna a galla dopo aver incontrato Clouseau e la scena di Sellers-Clouseau vs Kato, il "maggiordomo" tutto fare sempre pronto all'assalto a sorpresa. Delirio puro e senza precedenti la catastrofe che riescono a creare i due dentro l'appartamento durante il duplice assalto: anche Dreyfus, dal piano sottostante cerca di far fuori l'ispettore capo, invano ovviamente.
Il plot del film, soprattutto nella seconda parte, devia verso situazioni al limite della fantascienza, senza però perdere di ritmo e humor, sino alla fine rocambolesca. Sellers la fa da padrone, attraverso i più svariati travestimenti, come in ogni film in cui compare: memorabile quello da QUASIMODO. Da non perdere la scena con la donna (ex spia) russa in albergo, e quella dell'estrazione del dente dentro il castello. Titoli di testa e coda come sempre spassosissimi con La pantera rosa. Un vero film comico, che a distanza di anni ha ancora molto da insegnare a moltissime "commedie comiche" dei giorni nostri! Consigliatissimo, come tutta la serie del resto.

Trama:

L'ex ispettore capo Dreyfus sta per essere dimesso dal manicomio, in cui entrò tre anni prima a causa della sua mania omicida. Ma una visita inattesa del suo nemico, l'ispettore capo Jacques Clouseau, che adesso a preso il suo posto al lavoro, lo farà impazzire di nuovo e Dreyus, per vendetta fugge dal manicomio e tenta di ucciderlo. Fallirà e Clouseau si mette sulle sue orme. Allora Dreyfus per eliminare Clouseau fonda un'impero criminale; e minaccia il mondo con una potente arma, intanto dei vari assasini mandati da diverse nazioni tentano di eliminare Clouseau, che sta indagando in Inghilterra e succesivamente nella Baviera. Ma la sua (s)fortuna lo salva. Scopre dove si nasconde Dreyfus e riuscirà a stanarlo.



Scheda Tecnica:

La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau
Titolo originale: The Pink Panther Strikes Again
Paese: Gran Bretagna, Stati Uniti
Anno: 1976
Durata: 103'
Colore: colore
Genere: poliziesco, commedia
Regia: Blake Edwards
Sceneggiatura: Blake Edwards, Frank Waldman
Attori: Peter Sellers, Herbert Lom Lesley-Anne Down Burt Kwouk
Fotografia: Harry Waxman
Montaggio: Alan Jones
Effetti speciali: Kit West
Musiche: Henry Mancini

Note:


Il film del 1963 La Pantera Rosa ha dato vita ad una celebre serie di film che vedono come protagonista l'Ispettore Clouseau, interpretato dall'attore Peter Sellers. Tutti i film sono firmati dal regista Blake Edwards:

La Pantera Rosa (The Pink Panther) (1963)
Uno sparo nel buio (A Shot in the Dark) (1964)
La Pantera Rosa colpisce ancora (The Return of the Pink Panther) (1975)
La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau (The Pink Panther Strikes Again) (1976)
La vendetta della Pantera Rosa (Revenge of the Pink Panther) (1978)
Sulle orme della Pantera Rosa (Trail of the Pink Panther) (1982)

Nel 1983 è uscito un nuovo sequel, sempre di Blake Edwards, ma senza Peter Sellers:
La Pantera Rosa - Il mistero Clouseau (Curse of the Pink Panther) (1983). Nel 1993, Edwards gira un nuovo film dedicato alla saga con protagonista Roberto Benigni: Il figlio della Pantera Rosa (Son of the Pink Panther) (1993) Nel 2006 è prevista l'uscita di un prequel del primo film, intitolato allo stesso modo, con Steve Martin nel ruolo dell'Ispettore Clouseau: La Pantera Rosa (The Pink Panther) (2006), di Shawn Levy.

domenica, aprile 16, 2006

King Kong



Ultimo film del regista neozelandese Peter Jackson, reduce dalla fortunata ed apprezzata trilogia del Signore degli anelli. Anche qui si parte da una sceneggiatura già scritta, funzionante già dal 1933 anno in cui fu girato il primo vero King Kong. L'idea straordinaria alla base non è altro che rivisitata. Il film, ben 180 minuti, scorre abbastanza bene per tutta la sua durata con dei picchi di azione pura, ma non tralascia dei difetti di struttura ben evidenti.
Il vero problema del film e che non lascia il segno. Per intenderci: il budget da capogiro e gli effetti speciali a disposizione oggi avrebbero dovuto rendere perfetto questo lungometraggio, ma non è così, almeno in parte. King Kong, straordinariamente bello da sembrar vero, sia nelle espressioni che nelle movenze (note positive) avrebbe dovuto interagire di più con "la bella" invece che lottare di continuo con dinosauri di altri tempi (note molto negative): la dolcezza dello sgurdo di re Kong è così sprecata. Gli effetti speciali dei combattimenti (non solo di Kong) sono belli ma se si esclude la scena clou del T-rex gli altri sono banali e superflui. La scena dei ragni, insetti e pipistrelli sono noiose. Insomma alcune volte si esagera con gli effetti speciali, sembra di rivivere Jurassic Park. Altra nota negativa sono gli attori e i dialoghi: durante il viaggio e soprattutto sull'isola ci si aspetta qualcosa di meglio, soprattutto dagli attori di supporto come Adrien Brody, Andy Serkis e Jamie Bell tutti sottotono per un'avventura di tale portata sull'Isola del Teschio. Gli unici superstiti sono gli attori Naomi Watts e Jack Black, sempre all'altezza della situazione.
Alcuni vuoti temporali e strutturali, come il trasporto di King Kong con la "bagnarola" a New York e la mancanza visiva nel far capire quanto Ann (La bella) sia attaccata a Kong e viceversa, non fanno che aumentare i rimpianti e le pecche di questo kolossal (solo nel budget).
Di contro c'è una ricostruzione stupefacente di New York dell'epoca, in studio. Bellissimi i palazzi, le automobili, i costumi, le atmosfere e i ritmi.
La scena finale della fuga sul grattacielo con la bionda in pugno è bella e di sicuro effetto. Un film che rimane un remake dagli ottimi effetti speciali ma che perde quella scintilla che appartiene solo ai grandi film, a testimonianza che un budget enorme da solo non fa un film d'autore.

Trama:

Carl Denham (Black) è un regista sull'orlo del fallimento che ha intenzione di scappare e girare un film d'effetto e d'avventura, e così guida una spedizione nella remota Skull Island, dove i locali tengono a bada una creatura con una enorme barriera che la trattiene nella giungla selvaggia. Nella avventura restano implicati anche Ann Darrow (Naomi Watts), una bella attrice che dovrebbe fungere da esca per il gorilla e invece viene rapita da quest'ultimo, e John "Jack" Driscoll (Brody), che si inoltra nella giungla per salvare Ann, incontrando diversi dinosauri. Alla fine, Kong è catturato e trasportato a New York...Sappiamo che Jackson estenderà molto le scene a Skull Island, che verrà in gran parte ricreata in studio (dove saranno anche girate tutte le scene di New York: non vi saranno riprese di esterni nella metropoli). King Kong è interamente realizzato al computer da Weta Digital, come anche le numerose creature del film.


La frase:
"C'è solo una creatura capace di lasciare un'orma di queste dimensioni:l'abominevole uomo delle nevi!".


Scheda tecnica:

Titolo originale: King Kong
Nazione: U.S.A, Nuova Zelanda
Anno: 2005
Genere: Fantastico, Avventura, Drammatico
Durata: 180'
Regia: Peter Jackson
Sito ufficiale: www.kingkongmovie.com
Sito italiano: http://www.king-kong.it/
Cast: Naomi Watts, Jack Black, Adrien Brody, Andy Serkis, Jamie Bell
Produzione: Big Primate Pictures, Universal Pictures, WingNut Films
Data di uscita: 16 Dicembre 2005 (cinema)



lunedì, aprile 03, 2006

LOST - Parte Prima -




4-8–15-16-23-42 ecco i numeri che riassumono LOST la serie tv che ha mandato in estasi l'America e tutto il resto del mondo, Italia compresa. Adrenalina pura!
Una serie TV eccezionale, dai ritmi incalzanti e dalle mille situazioni diverse, i continui rimandi e flashback, le storie di molti personaggi che si intrecciano, i colpi di scena a non finire, rendono LOST un vera e propria "droga" per lo spettatore. Girato interamente alle Hawaii, la serie si avvale di una troupe tecnica ed un cast eccellente. Gli sceneggiatori hanno creato un mondo nel quale fare delle piroette spaziotemporali senza perdere un colpo, montaggio senza pecche ed attori tutti all'altezza dei propri ruoli: J.J. Abrams e Damon Lindelof ideatori, Javier Grillo Marxuach produttore e sceneggiatore.


Ultime puntate viste: la 16 e la 17 della seconda stagione, direttamente dall'america e sottotitolate: aspettiamo con ansia, pronti a nuovi ed eclatanti colpi di scena.

Dati Tecnici:

Serie 1 : 26 episodi
Serie 2 : per ora 17 (Totali 26)

La Trama (semplificata al massimo):
Privi di tutto, 48 superstiti di un disastro aereo devono affrontare il dramma della sopravvivenza nel luogo del loro naufragio: una remota isola tropicale. Ma il gruppo non deve solo risolvere il problema del cibo e dell’acqua, deve anche affrontare il difficile compito di attirare l’attenzione dei soccorsi e confrontarsi con le misteriose creature che abitano l’isola.